Era il 12 marzo 1977 quando la polizia fece irruzione nella sede di Radio Alice in un piccolo appartamento di via del Pratello 41 chiudendo l’emittente e accusando i suoi fondatori di aver diretto gli scontri avvenuti in seguito all’assassinio dello studente Francesco Lorusso in una manifestazione universitaria. Nonostante la sua vita breve Radio Alice è entrata nella storia della comunicazione per avere rivoluzionato il rapporto fra chi trasmette e chi riceve. Microfono aperto, telefono aperto e la porta dello studio aperta la resero una piattaforma inesplorata e affascinante per la libertà di comunicazione e l’aggregazione sociale. Il coraggio e la creatività del gruppo fondatore venne poi travolto dal successo di partecipazione, e il laboratorio di sperimentazione radiofonico si trasformò successivamente in uno strumento di informazione del movimenti autonomi e radicali della città. Quarant’anni dopo una grande mostra fotografica ricorda Radio Alice e la città creativa che le girava intorno. Le foto sono di Enrico Scuro, Giuseppe Cannistra, Stefano Aspiranti, Fabio Pancaldi, Luciano Capelli, Luciano Nadalinii, Andrea Ruggeri, Elio.
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Saturday, October 6, 2018
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